Economista austriaco
naturalizzato statunitense. Insegnò presso le università di
Cernovey (1909), Graz (1911), Bonn (1925) e dal 1932 fino alla morte alla
Harvard University di Cambridge; fu anche ministro delle Finanze della
Repubblica austriaca (1919), presidente della Biedermann Bank (1922), fondatore
e presidente dell'Econometric Society. Allievo a Vienna di von Wieser,
S.
rimase legato all'economia marginalista, pur sentendo, soprattutto nella seconda
fase della sua vita, l'influsso dell'Empirismo americano. A lui si devono la
teoria del ciclo e dello sviluppo economico, di cui individuò il motore
nei cambiamenti tecnologici introdotti da imprenditori innovatori; grande
importanza nel processo di innovazione assegnò pure al ruolo delle
banche, come creatrici di credito verso gli imprenditori stessi. La sua teoria
delle innovazioni, volta a spiegare il meccanismo dei mutamenti economici, parte
dall'ipotesi di un'economia stazionaria, in cui il reddito viene consumato
interamente senza risparmio (flusso circolare del reddito), e dallo studio
dell'imprenditore in quanto avulso dall'ambiente economico. In tale modello
S. ha quindi inserito l'innovazione, intesa come motore del mutamento
economico, sottolineando l'interazione dell'imprenditore con le forze operanti
sul mercato. Il processo di sviluppo che ne deriva è caratterizzato dalla
forma ondulatoria specifica del ciclo economico. Complesso e dialettico il
rapporto di
S. con il Marxismo: pur sostenendo la necessaria evoluzione
del capitalismo verso forme di tipo socialista, sottolineò la
gradualità di questa trasformazione, rifiutando la lotta di classe come
chiave d'interpretazione storica e metodo rivoluzionario. Rifiutò inoltre
l'interpretazione dell'imperialismo come evoluzione finale del capitalismo,
considerando al contrario le spinte colonialiste come espressione di retaggi
precapitalistici. Tra le sue opere, ricordiamo:
Teoria dello sviluppo
economico (1912),
Capitalismo,
socialismo e democrazia (1942),
Imperialismo e classi sociali (postumo, 1951),
I grandi economisti da
Marx a Keynes (postumo, 1951) (Trešt', Moravia 1883 - Taconie,
Connecticut 1950).